COMUNICATO STAMPA, BESOSTRI, NO AL ROSATELLUM BIS
07 ottobre 2017
Partecipando al Convegno Nazionale di Socialisti in Movimento (Roma Centro Congressi SGM via Portuense741) l’avvocato Felice Besostri, coordinatore degli avvocati antitalikum, parlando del tema “ Quale legge elettorale per un Quarto Polo civico, costituzionale e di sinistra” ha esordito con una proposta:
«Voglio dare un suggerimento alla Rai in cisi di palinsesti e che non è capace di usare una risorsa eccezionale come la Gabanelli di organizzare accanto alla trasmissione radiofonica divertente, intelligente e di successo “ Un giorno da pecora” “ Un giorno da caprone” riservato a quei personaggi che non capiscono il popolo italiano ed insistono nel farlo votare con leggi incostituzionali. Quando ci riescono con il Porcellum per ben tre volte nel 2006, 2008 e 2013 si salvano la cadrega, come si chiama in milanese la sedia, che loro nobilitano chiamadola poltrona. Lo scherzo non né riuscito con l’Italikum annullato prima di essere applicato. Ora ci provano con il Rosatellum 2.0, che non è vino d’annata, ma l’ennesimo dannato imbroglio per nominare i parlamentari invece di farli eleggere dai cittadine e dalle cittadine. Gli italiani sono un popolo paziente, ma anche le pecore vivono cent’anni più dei caproni è vinceranno come hanno vinto al referendum costituzionale». “Ma la trasmissione dovrà essere televisiva: dobbiamo guardarli in faccia sperando di poterli fissare negli occhi da vicino in futuro” .
“La loro non è ignoranza: lo sanno che legge è incostituzionale perché il voto non è libero, personale e diretto, come richiedono gli articoli 348, 56 e 58 della Costituzione, ma una proterva arroganza. Sono stati eletti con una legge dichiarata incostituzionale e non tutti si sono pentiti. Con pochi emendamenti il Rosatellum 2.0 poteva essere reso digeribile: lasciare almeno agli elettori la scelta tra voto congiunto o no e se accettare la lista bloccata o tentare di cambiarla in parte. La risposta del relatore del PD non si è fatta attendere un emendamento con il quale per la prima volta in Italia e caso unico al mondo sulla scheda ci saranno le istruzioni di voto. Si deve votare come e chi vogliono loro: voti bianchi o nulli sono un intollerabile segno di dissenso. Potevano prestampare le schede con i nomi coperti. Per conoscerli dovevi grattare: un GRATTA e PERDI la democrazia” ha concluso l’avv. Besostri
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