CI MANCAVA PROPRIO IL MATTARELLUM di Alberto Benzoni

17 dicembre 2016

CI MANCAVA PROPRIO IL MATTARELLUM di Alberto Benzoni

Il Mattarellum è forse l'esempio più clamoroso del cretinismo istituzionale che ha presieduto alla nascita della seconda repubblica. Ossia dell'idea che un sistema politico per sua natura pluripartitico e quindi basato sul proporzionalismo potesse convertirsi alle virtù del bipartitismo anglosassone perché spinto verso questa direzione da un sistema elettorale per il 75% anglosassone. E, ancora, dell'idea che la corruttela insita nella preferenza potesse essere eliminata dal "sistema dei nominati: candidati nel proporzionale in liste rigorosamente bloccate, candidati nell'uninominale scelti dai dirigenti dei vari partiti delle, allora, due coalizioni e, a sinistra, da una Quercia circondata dai vari cespugli ( ed è questa la ragione per cui piddini di oggi sentono una irresistibile nostalgia per quel sistema elettorale).
Naturalmente, il risultato fu esattamente opposto a quello preventivato: i partitini di comodo si moltiplicarono, le alleanze di comodo rimasero sempre fragili, i partiti minori, sempre più incapaci di presentarsi da soli sarebbero vissuti, da allora, in una sintesi inquieta tra subalternità e pulsioni ricattatorie.
Da allora in poi, tra l'altro, le leggi elettorati sarebbero state sempre concepite e varate non per la loro razionalità sistemica ma in funzione degli interessi, magari mutevoli dei partiti di governo o dei loro maggiori esponenti, portando il nostro paese ad avere, nell'arco della seconda repubblica, ben tre sistemi elettorali diversi. Questo mentre le maggiori democrazie liberali del mondo vivono con lo stesso sistema elettorale nell'arco di decenni se non di secoli.
Ciò detto anche gli stomaci più forti non possono non avvertire un qualche conato di vomito di fronte al Mattarellum proposto da un Renzi inopinatamente ricomparso nei connotati di un penitente. E con l'unico scopo di portare un Pd riottoso a sostenere la tesi di un ricorso rapido alle urne.
E qui è il caso di ricordare, assieme a Franco Bartolomei, quell'ulivismo che tanto lo preoccupa. Perchè il Mattarellum è stato e potrebbe tornare ad essere la "leva armata"di un sistema basato sull'egemonia del Pd, come forza garante del sistema e sul supporto passivo ma parlamentarmente ben compensato della sinistra radicale in un contesto in cui il primo è in grado, entro certi limiti, di fare quello che vuole a livello di governo e la seconda di marcare, entro certi limiti, le proprie distanze all'interno della coalizione. Per la sinistra di governo un occasionale impaccio; per quella radicale il bacio della morte.
Ed è proprio quest'ultimo che ci viene riproposto oggi. E proprio in un momento in cui l'Ulivo mondiale e le socialdemocrazie di governo stanno entrando in una crisi terminale. E in cui, la stessa vittoria del no fa maturare le condizioni per la formazione di una sinistra alternativa.
Ma, a questo punto, ecco arrivare Renzi e con lui gli esponenti di un Pd sereno e pacificato. all'inizio qualche autocritica melensa e qualche richiamo alla necessità di salvaguardare la democrazia e la sinistra di fronte alla minaccia dei populismi eccetera eccetera. e poi la mela avvelenata". Con l'uninominale a un turno la vostra possibilità di entrare in Parlamento è uguale a zero e anche nel proporzionale vi presenterete divisi e a rischio sbarramento. Noi vi proponiamo una larga intesa tra forze democratiche che garantirà l'entrata in Parlamento di tutti vostri esponenti più significativi, liberi voi di misurare le vostre forze nella quota proporzionale e di difendere, successivamente la vostra autonoma identità in sede parlamentare. Terremo, naturalmente conto delle vostre indicazioni nella elaborazione del nostro programma.".
Nell'ottica di qualsiasi padrino, un'offerta che non si può rifiutare.
E, allora, si tratta di impedire che ci venga rivolta. Si tratta, per tutta la sinistra appena uscita dalla vittoria del no di dire, da subito, che il Mattarellum è politicamente e costituzionalmente improponibile; e di contribuire in ogni modo alla nascita di uno schieramento a difesa del proporzionale.
Personalmente, penso che questa battaglia abbia larghe possibilità di successo, Anche perché non contempla per noi e per le altre forze della sinistra dell'opposizione alcun Piano B leggi alcuna possibilità di dialogo e di compromesso con il Ps, oggi renzizzato, ieri, oggi e domani pilastro dell'ordine costituito..

 

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