CATASTROFE IN ABRUZZO
07 aprile 2009
Domande per le quali cercare doverosamente delle risposte ci sarebbero. Perché l’esperto che misurando il gas radon aveva previsto un sisma di vaste proporzioni è stato denunciato per procurato allarme e non si sono invece verificate con attenzione le sue segnalazioni? Perché l’ospedale San Salvatore, edificio dichiarato antisismico e che per il servizio che svolge non dovrebbe solo restare in piedi, ma funzionare in situazioni di emergenza, è ora inagibile a causa del crollo dei suoi tre pilastri centrali? Perché anche le case nuove, che dovrebbero essere costruite nel rispetto delle normative antisismiche, hanno subito gravi danni, quando non si sono accartocciate su se stesse come la Casa dello Studente? Le domande ci sono e dovranno avere risposta. Ma ora è solo il momento di stringersi attorno alle migliaia di persone le cui vite in 37 secondi di terrore sono state sconvolte e distrutte. Ora è solo il momento di dire: “Siamo tutti abruzzesi”.
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