CARA EMMA, PERCHE' NON PARLI? CONVERSAZIONE CON ANGIUS, di Alessandro de Angelis, il Riformista 11 dicembre 2007
20 gennaio 2008
conversazione con Angius Cara Emma, perché non parli? Il vaso, per Gavino Angius, ormai è colmo. Prima il voto contrario della senatrice Binetti, poi il dibattito di questi giorni che preannuncia, alla Camera, un futuro incerto alla norma contro la discriminazione degli omosessuali inserita nel pacchetto sicurezza sono le gocce che lo hanno fatto traboccare. Per il dirigente del Ps è arrivato il momento, in primo luogo per i socialisti, di dare battaglia. Di più e meglio. La situazione, a suo giudizio è «drammatica» e «intollerabile». Su tutti i fronti. Compreso quel che resta della Rosa nel pugno e dei rapporti con i radicali. Compreso il ruolo dei socialisti nel governo e nella maggioranza. Ma andiamo con ordine. Prima c'è l'emendamento su cui si è aperto una sorta di giallo: la formulazione infatti rinvia non all'articolo 2 del trattato di Amsterdam ma al 13, che con le norme antidiscriminatorie non c'entra nulla. Angius taglia corto: «Se è sbagliato il riferimento normativo l'errore è della maggioranza e del governo». E alla Binetti che al Giornale ieri diceva «sono certa che l'emendamento decadrà per motivi procedurali», replica: «Se la norma viene tolta, il testo deve tornare al Senato. Qualcuno, per esempio il sottoscritto, la può ripresentare. E si ricomincia».
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