C’È RIFORMISMO VERO E FALSO RIFORMISMO di Luigi Fasce del 23 febbraio 2022
23 febbraio 2022
Sono al corrente leggendo
articoli su quotidiani genovesi che forze "riformiste" (Italia
Viva, Azione, +Europa) sono in attesa di farci conoscere se intendono confluire
nella coalizione di centrosinistra con il candidato sindaco Ariel Dello
Strologo.
Oggi la notizia su La Repubblica
a firma Michela Bompani che Calenda di Azione ha fatto dichiarazione pubblica a
sostegno di Bucci. Non sappiamo se seguirà Emma Bonino federata -
già con qualche mal di pancia - con Azione di Calenda.
Facile definire Italia Viva di
Renzi: forza neoliberista senza se e senza ma.
A mio avviso incompatibile con la
coalizione di centrosinistra e il suo programma elettorale ecologista e
solidale.
Difficile inquadrare il
camaleontico Calenda, ma ci voglio provare.
<Carlo Calenda (Roma, 9 aprile
1973) è un politico e dirigente d'azienda italiano, europarlamentare e
segretario di Azione.
È stato viceministro dello
sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, rappresentante permanente
dell'Italia presso l'Unione europea nel 2016 e in seguito Ministro dello
sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni.>
L'arrampicatura di Calenda
prosegue per alte vette: <Il 20 gennaio 2016 viene nominato dal governo
Renzi come Rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea, incarico
che ha assunto il 21 marzo. Questa scelta inconsueta di nominare un politico in
una posizione normalmente riservata ai diplomatici di carriera ha sollevato
proteste da parte dei membri del corpo diplomatico italiano....>.
<Il 26 maggio 2019, alle elezioni europee, viene eletto europarlamentare con
275.161 preferenze nella circoscrizione nord-orientale nella lista PD - Siamo
Europei, arrivando primo fra i candidati della lista per numero di preferenze nella
suddetta circoscrizione e risultando il candidato del Partito Democratico più
votato in Italia.>
Ora può fare da solo e fonda
Azione.
<Il 21 novembre seguente
lancia ufficialmente Azione, la sua nuova formazione politica di centro-sinistra,
progressista e riformista, insieme al senatore Matteo Richetti e a un comitato
promotore.
I riferimenti ideali del nuovo
partito sono nelle tesi di Carlo Rosselli sul socialismo liberale, da cui il
nome richiamante il Partito d'Azione, nel liberalismo sociale di Piero Gobetti
e nel popolarismo di Don Luigi Sturzo.> (Wikipedia)
Ecco che con insalata di parole
Calenda appronta il suo schizofrenico "manifesto", che però è
un insulto a tutti i suddetti filoni storici a cui fa riferimento.
Dai fratelli Carlo e Nello
Rosselli martiri del fascismo, l'azionista prima e socialista dopo
Riccardo Lombardi, (quello delle riforme costituzionali di struttura) Piero
Gobetti anch'esso morto per le violenze subite dai fascisti e rimescolamenti
vari con il cattolico Sturzo. Mi va bene che ha lasciato fuori dal suo abnorme
dipinto alla Picasso i miei due indicatori di senso: Guido Calogero e Aldo
Capitini firmatari nel 1941 del manifesto liberalsocialista.
La nuova forza politica di
Calenda, di centro-sinistra, progressista e riformista, un elenco di
distorsioni di senso e significato incompatibili con il suo percorso.
Il profilo di Calenda, come è
possibile verificare dall'inizio del suo percorso, è e resta
neoliberista, finanzcapitalista come direbbe Gallino, incompatibile con tutte
le filosofie politiche che si attribuisce, nonché pure anticostituzionale.
Tutto il contorno è un
camuffamento, fumo negli occhi della gente buttato da imbelle imbonitore.
Più semplice definire il profilo
di Emma Bonino radicale storica, sempre al seguito di Pannella oggi leader di
+Europa.
Poche succinte parole, dalla
scissione del 1955 di Pannella dal Partito Liberale, il Partito Radicale aveva
perorato le cause dei diritti civili condividendo con la sinistra le
politiche sociali e del lavoro, però dopo il 1989 con il crollo
URSS Pannella ha ricomposto il pensiero libertario con quello neoliberista
in campo economico oramai egemone. Emma Bonino con +Europa è l'attuale coerente
interprete del pensiero neoliberista, ma persegue anche la difesa della laicità
e dei diritti civili.
Attualmente la posizione neoliberista
in campo economico di Bonino è persino ostentata, all'opposto di quella
occultata di Calenda.
Qualche notazione storicamente
veritiera su riformismo.
Il riformismo nasce nell'alveo
del pensiero socialista ottocentesco in Germania in contrapposizione al socialismo
massimalista rivoluzionario.
Per il riformismo, pur saldamente
collocato nel pensiero socialista, in Germania sceglie la via
liberaldemocratica parlamentare per conquistare il potere politico.
La Repubblica di Weimar (1918 e
il 1933) è l'esempio storico (1918 e il 1933).
Dopo la morte di Engels in
Germania nel 1895, Bernstein ( (Berlino, 6 gennaio 1850 - Berlino, 18 dicembre
1932)) sviluppò una propria teoria revisionista per la realizzazione del regime
socialista,
fondata su un approccio graduale e riformista, piuttosto che rivoluzionario.
In Italia lo storico esponente
del gradualismo-riformismo socialista è stato Filippo Turati (Canzo, 26
novembre 1857 - Parigi, 29 marzo 1932). Quindi, secondo lo storico
Tamburrano (San Giovanni Rotondo, 10 agosto 1929 - Roma, 21 giugno 2017)
"il riformismo o è socialista o non è".
Il riformismo socialista nel
primo Novecento si è scontrato duramente con i socialisti massimalisti rivoluzionari
e con gli stessi comunisti.
Nel 1948 il pensiero
riformista, con concertazione di Comunisti, Democratico Cristiani,
Liberali, Repubblicani, Socialdemocratici e socialisti, ha plasmato la
Costituzione italiana (Principi Fondamentali, diritti politici, civili,
sociali, lavoro e modello di economia mista con funzione sociale a cui l'otto
febbraio 2022 si è aggiunto il diritto dell'ambiente).
Riformismo costituzionale che con
politiche parlamentari e di governo per i 30 anni gloriosi che vanno dagli anni
60 agli anni
Altra la storia economico-sociale
e politica con l'egemonia neoliberista in Italia dopo il 1989.
Non si può definire il
neoliberismo svolta riformista. Si può solo definire il neoliberismo
contro-riformismo costituzionale.
Le forze politiche
pseudo"centriste" e "riformiste" a cui si è accennato
sulla stampa, qui a Genova coerenza vorrebbe che si collocassero nel
centro destra di Bucci. Per Azione, Calenda si è già palesato e sostiene
pubblicamente Bucci. Mentre resta il dubbio amletico per +Europa della Bonino,
nella scelta di campo prevarrà l'anima libertaria o quella neoliberista?