BISCARDINI SULLA SEGRETERIA DEL PSI DEL 30 OTTOBRE 2014

31 ottobre 2014

BISCARDINI SULLA SEGRETERIA DEL PSI DEL 30 OTTOBRE 2014

Un commento doveroso. Ritengo che il documento approvato dalla Segreteria sia un sbagliato, non condivisibile e drammaticamente tutto autoreferenziale. Liquida l’idea che competa ai socialisti il diritto-dovere di fare una politica autonoma nel campo della sinistra e condiziona l’iniziativa del PSI ad una logica subalterna al governo e al Presidente del Consiglio. Sostiene la tesi bizzarra secondo la quale i socialisti che fanno parte della maggioranza di governo non dovevano aderire alla manifestazione del 25 ottobre, ma alla Leopolda sì. Non si può quindi contestare la politica economica del governo e il Jobs Act e sarebbero fuori dalla storia del PSI tutti coloro che stanno dalla parte dei lavoratori in piazza. Un atteggiamento miope cha sarà smentito persino dallo stesso governo che prima o poi sarà costretto con il sindacato a fare i conti. Come ho già scritto al Direttore dell’Avanti, “ma chi l’ha detto che non si può stare nel presente cercando di capire ciò che succede oggi con occhi nuovi rispetto alle politiche del passato?” E inoltre se vogliamo stare alla storia del socialismo riformista italiano, tanto vale ricordare una frase di Filippo Turati quando sosteneva che: “Compito dei socialisti è difendere i lavoratori anche quando sbagliano”, a dire che le ragioni e le cause di una lotta contano di più degli eventuali difetti di chi la promuove. Per dovere di cronaca il documento della Segreteria non è stato votato dai membri di “Iniziativa Socialista” che non hanno partecipato ai lavori della Segreteria.

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