BISCARDINI, STO PREPARANDO UN LIBRO SULLA GIUNTA PISAPIA
18 giugno 2016

Adesso che la campagna elettorale è finita, Biscardini annuncia. Scriverò un libro sul disastro della giunta Pisapia, sulla mia esperienza a Palazzo Marino, da cui me ne sono andato. Prima dal gruppo del PD poi dal Consiglio. Sulle speranze, gli errori e la delusione della giunta Pisapia. Un esempio interessante per capire quanta distanza ci sia stata fra la politica di questa giunta e la cultura riformista e di governo di questa città. L’inutile ideologismo al potere anziché il pragmatismo, la concretezza in difesa di valori civici tipici della cultura del municipalismo democratico e socialista.
Sinistra a parole destra di fatto. Sull’ipocrisia dell’onestà privata, quando in campo non si è messo mai in conto il tema l’onestà pubblica. A partire dagli sprechi nella cattiva amministrazione, dai costi dei ritardi delle decisioni (M4), da una politica urbanistica dissennata, lasciata nelle mani del mercato e sottratta all’indirizzo pubblico. A partire dalla torbida vicenda di Expo, circa 2 miliardi di euro spesi e gestiti senza alcuna possibilità di controllo democratico. A cui si aggiungeranno un altro miliardo e mezzo di euro per impiantare un discutibilissimo Human technopole, che come i primi pagheranno i cittadini, e che come i primi serviranno a favorire la scalata dei manager di stato. Expo, con un Sala che si è sempre rifiutato di dare i conti non solo ai cittadini ma persino al comune di Milano e al consiglio (ed anche a Rizzo, presidente del consiglio). Un Sala denunciato dai Radicali (che con lui oggi stringono un alleanza di interessi provvisori). La storia di Expo, a partire dallo scandalo delle vie d’acqua, che se con coraggio non avessero realizzato con quei soldi avremmo sistemato i problemi del Seveso e avviato buona parte dei lavori di riapertura dei Navigli (ma vedo ipocriti avversari delle vie d’acqua oggi già genuflessi di fronte all’ex commissario e al nuovo, Gianni Confalonieri, già uomo di Sala, che adesso garantirà da nuovo commissario la continuità con il vecchio). Naturalmente tutti giustizialisti nei confronti degli altri. Pronti a vedere il nemico in casa, anzi il fascista in casa. Per non parlare dei ritardi della giunta su servizi sociali, su edilizia sociale e strategia urbana. Che nella retorica bipolare sarebbe tutta colpa della Regione. E sappiamo bene che non è cosi. Essi sono figli dell’incapacità di governare, di avere una visione e di fare le cose con pragmatismo, in nome di una vecchia impostazione ideologica. Andare in bicicletta è di sinistra realizzare parcheggi anche di corrispondenza è di destra. Realizzare un parcheggio alla Darsena o sotto la Darsena è di destra, consentire la sosta selvaggia è di sinistra. Pulire il centro è di sinistra, intervenire nelle periferie lo sarebbe ancora più, ma non si fa. Salvare un albero a caro prezzo in centro storico è di sinistra, fare edilizia economica e popolare è retrò. Aumentare le tasse è di sinistra fare la lotta all’evasione fiscale meno. La sicurezza è di destra l’opposto è di sinistra.
Un libro che scriverò con altri, anche con molti consiglieri comunali del PD, che vogliono con me rivivere la storia di questi ultimi cinque anni. Di grande utilità se si vuole costruire una fase nuova della sinistra riformista. Per il rilancio delle politiche democratiche. Sì, molti consiglieri del PD, consapevoli di essere stati insieme vittime e complici di Pisapia e di Renzi. E non ditemi che scrivere un libro sulla giunta Pisapia è un po’ come sparare sulla Croce Rossa.