BAUMAN E IL DIRITTO DOVERE DI OPPORSI A QUALSIASI SOPRAFFAZIONE

16 gennaio 2017

BAUMAN E IL DIRITTO DOVERE DI OPPORSI A QUALSIASI SOPRAFFAZIONE

A qualche giorno dalla morte di Zygmunt Bauman rileggiamo con piacere le sue parole sul Socialismo e sulla Sinistra. Dice Bauman: “Mi è impossibile avere “nostalgia” per il comunismo”. Il comunismo, che una volta ho definito il “fratello minore impaziente del socialismo” è un progetto che pone la “scorciatoia per il Regno della Libertà”. Questa scorciatoia, per quanto attraente e incoraggiante a parole, nella sua applicazione pratica conduce ogni volta al cimitero delle libertà, alla schiavitù”. Ma nello stesso tempo Bauman chiede che il socialismo sia intransigenza: “Essere su “posizioni socialiste” significa opporsi e resistere a qualsiasi sopraffazione, da chiunque commessa, in nome e ai danni di chiunque.” Quando qualcuno si domanda come mai alcuni socialisti siano o siano stati così intransigenti, prima di tutto nei confronti del proprio partito, per rivendicare e far valere il rispetto delle regole democratiche senza alcuna sopraffazione interna, contro la dittatura della maggioranza, non si può che rispondere che questi sono proprio socialisti perché, come dice Bauman, non solo è giusto opporsi e resistere a qualsiasi sopraffazione, ma soprattutto le sopraffazioni non vanno né taciute né nascoste e né tollerate se a commetterle sono proprio dei sedicenti socialisti. Una forza socialista non esiste se non da prova di sé sul terreno della correttezza e della trasparenza.

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