BANCHE, FINANZA E REFERENDUM di Angelo Sollazzo 17 novembre 2016
17 novembre 2016
BANCHE, FINANZA E REFERENDUM Vi sono dirigenti politici del passato che sostengono le ragioni di Renzi per vendicarsi delle nefandezze della seconda repubblica e di come operato per distruggere i partiti e la cultura politica italiana. Su quanto accaduto negli ultimi vent’anni possiamo essere decisamente d’accordo. Ma attenzione le volontà di rivalsa sono pericolose in frangenti come questa. Il problema non è solo Renzi con le sue guasconate, ma più grave e preoccupante. Le Riforme renziane erano richieste, da circa tre anni, prima da una discussa Banca d’Affari, JP Morgan, e quindi da un noto consulente della stessa Tony Blair. Tutto documentato da stampa e TV. ATTENZIONE. Oggi una banca d’affari straniera (?) sta vendendo BTP allo scoperto per farli crollare ed aumentare lo spread, ingenerando paure ed angosce tra gli italiani e spingerli ad un voto della paura a favore del SI. Un film già visto !!! Ancora una volta una ingerenza pesante ed inaccettabile della finanza sulla politica. Ma ciò con il giocoliere fiorentino era da prevedere. Cosa chiedevano Blair e la JP Morgan? Deputati e senatori nominati e non eletti, sotto controllo del partito dominante, fine delle vere tutele e delle conquiste dei lavoratori, libertà di licenziamenti, acquiescenza al sistema bancario e finanziario, modificare una Costituzione considerata troppo socialista. ATTENZIONE. Ci aspettano momenti difficili in tutti i campi. Il sistema finanziario famelico ed aggressivo potrà ingenerare una nuova grave crisi (le accuse a JP Morgan del passato sono note), le migrazioni dall’Africa e dai Paesi poveri, se non si interviene in loco, riguarderanno centinaia di milioni di persone, il clima sta desertificando la Terra con aumento insostenibile del caldo ed il crollo delle produzioni agricole, la minaccia nucleare è sempre incombente con la coda del terrorismo. Noi italiani dovremmo essere tranquilli con Verdini, Boschi e Renzi. Non scherziamo.
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