APPELLO. PER UN PARTITO DEL SOCIALISMO EUROPEO IN ITALIA: UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE SOCIALISTA PER CAMBIARE L'ITALIA - di Claudio Novembre dell’esecutivo provinciale SDI Federazione Bari

12 settembre 2007

APPELLO. PER UN PARTITO DEL SOCIALISMO EUROPEO IN ITALIA: UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE SOCIALISTA PER CAMBIARE L'ITALIA - di Claudio Novembre dell’esecutivo provinciale SDI Federazione Bari

L' Italia ha bisogno dei socialisti e dei laici come il pane. L'Italia ha bisogno di autentici riformatori e di una forza politica animata da spirito innovatore.

L'Italia ha bisogno di un partito che ponga al centro del proprio agire e del proprio pensiero tre parole chiave: merito, diritti, uguaglianza e che ne combatta con altrettanto vigore altre tre: privilegio, corporazione, povertà.

L'Italia ha bisogno di una forza politica di grandi ideali e di buoni programmi ma non di ideologie trite e ritrite, tristi e anacronistiche.

L'Italia, insomma, ha bisogno di una cultura laica e socialista che sia movimento politico, presenza determinante negli scenari futuri nell'imminente conclusione della cosiddetta Seconda Repubblica.

L'Italia ha bisogno di nuove forme partito; forme partito più aperte e più reticolari, più connesse con la "società di individui" in cui viviamo: il partito che è anche associazione; il partito che è anche blog; il partito che è anche adesione on line; il partito che è anche club tematici.

Il partito che chiama sempre i propri aderenti a scegliere sui propri gruppi dirigenti e sui propri candidati a questa o quella elezione.

I socialisti e i laici di questo paese sono chiamati a un compito importante: parlare ai bisogni più profondi del paese in un'ottica di valorizzazione del merito, di vera uguaglianza delle opportunità, di lotta contro le povertà materiali e immateriali, di tutela ed allargamento dei diritti civili e sociali, di innovazione nei contenuti della politica e nei modi del fare politica.

Problemi profondi che si affrontano con le riforme concrete dell'oggi e non con i facili proclami per il domani o i bigotti conservatorismi legati a ieri.

I socialisti e i laici, ancora una volta, sono chiamati a un compito arduo e ad una responsabilità storica.

Il compito arduo è rappresentato dal fare politica per introdurre quelle riforme necessarie che servono al Paese e che nessuno è in grado oggi di garantire perché troppa politica è chiusa da neo-moderatismi del "non tocco nessuno" e vetero-conservatorismi che guardano il mondo come non è più nella realtà odierna.

E ancora dal provare ad innovare la sinistra non in senso moderato o ecumenico (stile PD) ma in senso profondamente riformatore, per cambiare per davvero quello che non va con gli strumenti che si hanno a disposizione.

La responsabilità storica è quella di dover per forza di cose rappresentare in Italia il patrimonio ideale e storico del socialismo e la presenza organizzata di una forza di sinistra dichiaratamente riformista, socialista, laica ed europea.

La responsabilità di far nascere e progredire l'unica forza politica in Italia che rappresenti a pieno il vasto mondo del socialismo europeo e internazionale con relative organizzazioni (il PSE e l'Internazionale Socialista).

Questo è il nostro compito ed è con questo spirito che dobbiamo accostarci ai lavori della "Costituente Socialista" e non altro.

Il problema di oggi non è resistere o mettere insieme pezzi di ceto politico ma è, invece, dare una prospettiva valida e una forza solida alla presenza laica e socialista in Italia, ad uno spazio partecipato di voce libera, capace di lottare per le riforme che servono anche contro il conformismo dilagante, così come è sempre stato nella storia dei socialisti.

L'obiettivo deve essere quello di parlare al paese di oggi così com'è. Pochi ci seguiranno perché siamo socialisti, molti ci cominceranno a seguire e socialisti lo diventeranno se parliamo delle contraddizioni irrisolte della società in cui viviamo.

Di cosa facciamo per dare un sostegno adeguato al reddito di giovani che passano da un lavoro flessibile ad un altro ancora più flessibile; di come cambiamo uno stato sociale per garantire nuove sicurezze ad una società che cambia velocemente; di quali strumenti pensiamo di adottare nelle università e sul mondo del lavoro per valorizzare il merito e combattere le sacche di piccoli e grandi privilegi; di quali scelte dobbiamo necessariamente fare per investire tanto in educazione, scuola, ricerca scientifica e innovazione tecnologica; di come cambiamo il Sud di questo paese così bisognoso, ancora nel 2007, di infrastrutture importanti, di sostegno al rischio economico dei più dinamici e di una cultura della legalità nuova; di come lavoriamo per veder riconosciuti i diritti di ognuno ad essere persone libere sul posto di lavoro così come nella società, dalla sicurezza negli ambienti di lavoro al riconoscimento pieno del proprio orientamento sessuale; di come operiamo per liberare questo paese dalle mille caste e dalle migliaia di burocrazie che imprigionano la crescita e il dispiegarsi di energie positive nell'economia così come negli altri campi della vita sociale; di come aiutiamo le mamme di questo paese migliorando i servizi sociali per l'infanzia.

E si potrebbe continuare all'infinito.
C'è bisogno quindi di lavorare come "Costituente Socialista" su tre piani:
- il piano politico (i caratteri politico-culturali del nuovo partito laico e socialista che andiamo a costruire);
- il piano programmatico (cosa vogliamo per il nostro Paese, visto all'interno delle nuove sfide europee e globali);
- il piano della forma partito e dell'organizzazione del "fare politica" (quale forma partito; quali nuove modalità di adesione, organizzazione e partecipazione attiva) Detto questo mi sento di avanzare alcune proposte concrete per dare al processo costituente quanta più partecipazione possibile e per coinvolgere a pieno le giovani generazioni che in questo processo vogliono starci da protagonisti.

Penso che la "Costituente Socialista" avrà successo anche se saprà esprimere una nuova leadership collettiva in cui il peso e la presenza delle nuove generazioni sia importante e visibile.

Ed a loro che faccio questo appello. Diamo visibilità e sostanza alla presenza delle nuove generazioni all'interno del processo costitutivo di un nuovo partito socialista in Italia. Lanciamo una sfida di contenuti e di leadership politica per guidare questo processo.

Mi rivolgo ai movimenti giovanili delle forze socialiste (SDI, Nuovo PSI; I Socialisti) che hanno dato vita alla Costituente ma non solo; mi rivolgo, soprattutto, ai giovani di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, ai tanti giovani amministratori socialisti che non si riconoscono in nessun partito; alle associazioni di area laica e socialista; ai ragazzi dell'Associazione per la Rosa nel Pugno;
ai tanti giovani che fino a ieri magari hanno militato in partiti diversi ma che si sentono socialisti europei.
Diamoci un appuntamento.
Stiliamo un "manifesto programmatico comune" (i 10 punti delle nuove generazioni per un moderno partito del socialismo europeo in Italia) e sottoponiamolo al confronto programmatico che si avvierà all'interno della "Costituente Socialista" il primo week-end di ottobre a Milano.
Organizziamo per fine settembre a Roma, qui a Bari o dove decideremo insieme, un evento di presentazione di questo documento programmatico che mira alla costituzione di una giovane leadership collettiva per la sfida politica che si apre.
Facciamo che questo sia il primo momento per esprimere la voce degli under 30 e 40 all'interno del nuovo partito socialista e per ragionare su ipotesi di adesioni e di organizzazione di un processo politico che porti molti giovani a essere rappresentati all'interno dell'Assemblea Costituente del nuovo partito.

Organizziamo e diamo vita ad un portale che potremmo chiamare www.socialista.net che possa rappresentare un'unica piattaforma informatica del processo costituente, gestito e seguito da noi giovani; una spazio aperto e di confronto in cui all'interno linkare tutte le associazioni, i circoli, i partiti e le riviste di area laica e socialista; uno strumento di adesione alla "Costituente" e di adesione al nostro manifesto programmatico; uno strumento di partecipazione politica per il futuro.
In poche parole, giovani compagni, lanciamo una sfida al futuro. Dimostriamo che la nuova forza laica e socialista che andiamo a costruire può poggiare su gambe giovani e innovatrici che hanno molto da dire sull'avvenire di questo nostro amato Paese e che bene sanno interpretare i problemi e le sfide che ci attendono.

Per dare seguito a questo mio appello e per tutte le comunicazioni metto a disposizione la mia mail novembre@lecittapossibili.it e il blog della sezione SDI/FGS del mio paese Noci (in provincia di Bari) di cui mi onoro di essere il segretario politico: http://fgsnoci.blogspot.com

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