APPELLO. ANDARE OLTRE, PER LA COSTITUZIONE E PER LA SINISTRA di Folena, Lotito ed altri.

24 luglio 2018

APPELLO. ANDARE OLTRE, PER LA COSTITUZIONE E PER LA SINISTRA di Folena, Lotito ed altri.

La conferenza politico-organizzativa di Articolo UNO – Mdp è un passaggio importante, che non dobbiamo vivere in tono minore.

Siamo nati per essere lievito di un nuovo grande soggetto democratico e progressista al servizio del Paese. La nostra funzione si esaurirà soltanto quando saremo stati in grado di innescare un processo costituente all’altezza di questa ambizione.

 

Il 4 marzo ha segnato la sconfitta più clamorosa della storia della sinistra italiana. Le scelte operate sin qui dal governo Salvini-Di Maio e il consenso popolare di cui gode dimostrano il drammatico spostamento a destra in atto dell’asse del Paese. Anche per questo occorre il coraggio del cambiamento, non la timidezza della conservazione.

Il coraggio di chi sa riconoscere che tutte le esperienze e le organizzazioni oggi esistenti nel nostro campo sono inadeguate, a partire da noi e da Liberi e Uguali, il cui risultato elettorale è la cifra di un’evidente insufficienza.

Il coraggio di chi è pronto a raccogliere una domanda di alternativa e unità che cresce in una parte del popolo italiano, osando percorrere strade nuove e adeguate al difficile tempo di oggi.

 

Occorrere andare oltre. Conosciamo l’obiezione: in attesa che ciò accada non possiamo rimanere fermi. Vero, verissimo. Per questo occorre agire da subito in due direzioni: aumentare la pressione, a tutti i livelli, sui nostri interlocutori, sulle parti più coscienti e consapevoli delle forze del centro-sinistra, sull’associazionismo laico e religioso, sui sindacati e i corpi intermedi democratici, sul mondo della cultura, dell’ecologismo, affinché si moltiplichino i confronti, le iniziative unitarie che alludono a uno sbocco unitario. La nostra proposta, per mettere una diga morale e politica alla violenza ideologica della destra xenofoba leghista, è quella di una alleanza per la Costituzione di tutte le forze interessate a prospettare un’alternativa alla maggioranza giallo-verde.

E, insieme, occorre mettere in campo un partito che, a partire dal processo oggi avviato di Liberi e Uguali, rappresenti quel punto di vista laburista e socialista, utile non a se stesso (le suggestioni isolazionistiche del quarto polo vanno accantonate definitivamente) ma alla ricostruzione di un fronte costituzionale e progressista più ampio.

 

Individuiamo tre assi:

 

1. La discontinuità nei confronti delle politiche praticate dal centrosinistra negli ultimi anni, che sono la ragione principale dello sfondamento della destra e dei populismi nel nostro Paese. Non puoi togliere tutele al mercato del lavoro, rinunciare a ogni politica industriale, privatizzare, impoverire una parte consistente del Paese e poi chiederti perché crolli nei consensi. Bisogna cambiare direzione, con grande radicalità. 

2. Una identità chiara, di natura laburista e socialista. Che si colloca a fianco di Corbyn e Sanders, delle esperienze di governo di Grecia, Portogallo e Spagna e di tutti quei movimenti che, dall’America Latina al continente africano, provano a avviare processi di libertà ed eguaglianza. In particolare, la nostra vocazione non può che essere, senza ambiguità, europeista. L’Europa è la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro. Certo, deve cambiare: la sua architettura costituzionale, il segno di fondo delle sue politiche economiche, persino il suo ruolo nella politica internazionale. Ma non esiste un nazional-sovranismo di sinistra, non esiste una sinistra italiana chiusa nei confini nazionali, disinteressata a governare e trasformare l’Europa.

3. Il protagonismo del nostro popolo, infine. Che non è mai un dettaglio. Ogni processo politico fatto senza popolo, in maniera verticistica e burocratica, è destinato a fallire: è una legge ferrea della politica. Occorre allora riconsegnare davvero lo scettro della sovranità a chi milita, a chi ha passione, a chi è la vera anima della sinistra italiana. Da quel protagonismo – da una democrazia vera, a tutti i livelli - potranno nascere, finalmente, nuove idee e nuove facce. Che sono ciò che serve alla sinistra e al Paese.

 

Simone Anselmo, Gian Piero Arrigo, Leonardo Balzarini, Danilo Borrelli, Irene Bregola, Anna Maria Candela, Chiara Casasola, Angelo Chiaramonte, Paola Cianci, Francesco D'Agresta, Andrea De Simone, Tommaso Di Febo, Alessandro Fatigati, Pietro Folena, Flavio Frontaloni, Luca Garau, Alberto Giuliani, Roberto Gramiccia, Franco Lotito, Mario Mazzocca, Mattia Nesti, Vito Nocera, Simone Oggionni, Luigi Pizzolo, Ornella Pucci, Lara Ricciatti, Domenico Rizzi, Enrico Rossi, Emilio Russo, Francesco Samuele, Arcangelo Sannicandro, Salvatore Sannino, Claudio Scazzocchio, Giuseppina Tommasiello, Marinella Topi, Angelo Zuppardo.

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