ANCORA SUL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO, UN'OCCASIONE PER UN'INIZIATIVA DI VERITA' DA PARTE DEI SOCIALISTI.

08 settembre 2020

ANCORA SUL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO, UN'OCCASIONE PER UN'INIZIATIVA DI VERITA' DA PARTE DEI SOCIALISTI.

Già negli anni ’90 le posizioni sull’attraversamento dello stretto di Messina vedevano su fronti opposti l’IRI di Romano Prodi a favore del ponte e l’ENI di Gabriele Cagliari alla prese con l’ipotesi del tunnel. Dopo trent’anni la ragione di fondo per cui il ponte non è stato realizzato è che il progetto non esiste, perché non è mai stato di fatto credibile, al punto che la società che era stata delegata a realizzare il progetto, è stata messa in liquidazione. Anche in questi giorni siamo sommersi da dichiarazioni di sedicenti esperti pronti a dichiarare che il ponte potrebbe essere realizzato subito, cosa non vera perché, non solo non c’è un progetto esecutivo ma nemmeno un progetto definitivo. Sedicenti meridionalisti che invece di mettere sul piatto la loro responsabilità, il loro bla bla bla, tendono ad accusare il nord come la vera causa di un investimento mancato. A noi spetta ricostruire la verità negli interessi del mezzogiorno e dell’intero paese. L’attraversamento dello stretto è importante, decisivo, a condizione che il confronto sulla soluzione tecnica sia affrontata con serietà. Per questa ragione ripubblichiamo l’articolo apparso su il Quotidiano del Sud a cui nessuno, ancora, ha avuto il coraggio di dare una risposta nel merito.


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