ANCHE I SOCIALISTI DEVONO METTERSI CONTRO, CON ASSOLUTA CHIAREZZA, AL DECRETO SICUREZZA VOLUTO DA QUESTO GOVERNO di Roberto Biscardini
08 dicembre 2018
Cari compagni
In coerenza con l’iniziativa
presa dai compagni socialisti che hanno lanciato l’appello “Socialismo o
Barbarie” mi dichiaro contro la barbarie del decreto sicurezza, recentemente
approvato dal Parlamento.
E vi propongo la lettura della presa di posizione di Alex
Zanotelli che a sua volta ha promosso il 4 dicembre scorso una raccolta di firme su change@mail.change.org
Ecco il testo
Il 27 novembre 2018 sarà ricordato come il Martedì Nero della Repubblica
italiana perché il Parlamento ha trasformato in legge il Decreto Sicurezza
che è in netta contraddizione con
i principi della nostra Costituzione. E questo è avvenuto senza una discussione
parlamentare e senza la possibilità di inserire emendamenti. Altro che
centralità del Parlamento! E’ un brutto segnale per la nostra democrazia!
Infatti, il Decreto Sicurezza è
una legge repressiva anche nei confronti degli italiani. Rende
reato, per esempio, il blocco delle strade o delle ferrovie (strategia nonviolenta attiva), proibisce
l’assembramento di persone (elemento costitutivo della stessa democrazia),
impone il daspo e gli sgomberi. E’ forse l’inizio di un sistema poliziesco
guidato dall’uomo forte?
Ma la gravità di questo Decreto sta nel fatto che nega i principi di solidarietà e di
uguaglianza che sono alla base della nostra Costituzione. Infatti, questo
Decreto prevede per i migranti l’abolizione della protezione umanitaria, il
raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per il Rimpatrio (CPR), lo
smantellamento dei centri SPRAR (Sistema per i richiedenti asilo e rifugiati)
affidati ai Comuni (un’esperienza ammirata a livello internazionale, per non
parlare di Riace), la soppressione dell’iscrizione anagrafica con pesanti e
concrete conseguenze, l’esclusione all’iscrizione del servizio sanitario
nazionale e la revoca di cittadinanza per reati gravi.
Trovo particolarmente grave il diniego
del diritto d’asilo per i migranti, un diritto riconosciuto in tutte le
democrazie occidentali, menzionato ben due volte nella nostra Costituzione.
Questa è una legge che trasuda la ‘barbarie’ leghista e rappresenta un veleno
micidiale per la nostra democrazia. Di fatto il decreto è profondamente ingiusto
perché degrada la persona dei
migranti e crea due classi di cittadini, rendendo lo ‘straniero’ una
minaccia, un nemico e sancendo così la nascita del ‘tribalismo’ italiano,
come lo definisce G. Zagrebelsky. Anzi, crea l’apartheid giuridica e reale.
E questo conduce alla separazione e la separazione è peccato. Per di più questo
Decreto che si chiama sicurezza, ma sicurezza non offre, perché moltiplicherà il numero dei
clandestini e degli irregolari che verranno sbattuti per strada. E
l’effetto è già sotto i nostri occhi: tre migranti su quattro si sono visti
negare l’asilo, migliaia di titolari di un permesso di soggiorno sono
stati messi alla porta, circa quarantamila
usciranno dagli SPRAR. E sono spesso donne con bambini che hanno
attraversato l’inferno per arrivare da noi! Così entro il 2020 si
prevedono oltre 130.000 irregolari per strada. E gli irregolari verranno
rinchiusi nei nuovi lager, i CPR. A questi verrà ingiunto, entro sette giorni,
di ritornare nei loro paesi. Ma né i migranti né il governo hanno i mezzi per
farlo. Così rimarranno in Italia mano d’opera a basso prezzo per il
caporalato del nord e del sud.
E’ questa la conclusione amara di un lungo cammino xenofobo di questo paese,
iniziato con la Turco-Napolitano(i CIE!), seguito dalla Bossi-Fini, dai decreti
Maroni e dalla legge Orlando-Minniti, oltre che al criminale accordo di Minniti
con la Libia. Questo Razzismo di Stato è poi sfociato in una guerra contro le
ONG presenti nel Mediterraneo, per salvare vite umane, e alla chiusura dei
porti, in barba a leggi nazionali e internazionali! Non c’è più Legge che
tenga, la legge la fa la maggioranza di turno al governo! E’ in ballo il
diritto, la legge, la nostra stessa democrazia. E’ grave che ora anche il
Presidente della Repubblica abbia firmato questo Decreto. Non possiamo più
tacere. Dobbiamo reagire, organizzare la resistenza per salvare la nostra
comune umanità .
Per questo ci appelliamo a:
- Corte Costituzionale, perché dichiari il Decreto sicurezza
incostituzionale;
- Giuristi, perché portino queste violazioni dei diritti umani alla
Corte Europea di Strasburgo ;
- Conferenza Episcopale Italiana perché abbia il coraggio di bollare
questo Decreto e la politica razzista di questo governo come antitetici al
Vangelo;
- Istituti missionari, perché facciano udire con forza la loro voce,
mettendo a disposizione le loro case per ‘clandestini’ come tante famiglie in
Italia stanno facendo;
- Parroci, perché abbiano il coraggio di offrire l’asilo nelle chiese ai
profughi destinati alla deportazione, attuando il Sanctuary Movement, praticato
negli USA e in Germania;
- Responsabili degli SPRAR, CAS e altro, perché disobbediscano,
trattenendo nelle strutture i migranti, soprattutto donne con bambini;
- Medici, perché continuino a offrire gratuitamente servizi sanitari ai
clandestini;
- Cittadinanza attiva, perché in un momento così difficile e buio, si
oppongano con coraggio a questa deriva anti-democratica, xenofoba e razzista
anche con la ‘disobbedienza civile’ così ben utilizzata da Martin Luther King
che affermava : ”L’individuo, che infrange una legge perché la sua coscienza la
ritiene ingiusta ed è disposto ad accettare la pena del carcere per risvegliare
la coscienza della comunità riguardo alla sua ingiustizia, manifesta in realtà
il massimo rispetto per la legge!”
Coraggio, inizia ora la Resistenza civile!