AL CAPOLINEA - Controstoria del Partito Democratico, di Emanuele Macaluso
21 agosto 2007
Un libro per Agosto
Se c’è qualcuno che da sinistra volesse evitare di trovarsi nel futuro partito della Democrazia Cristiana gli consigliamo di leggere il libro di Emanuele Macaluso, che di politica italiana se ne intende e di storia del partito comunista e postcomunista ancora di più.
E’ un libro facile, veloce e affascinante che dimostra come la capacità di sintesi, la lettura dei fatti e della cronaca politica può essere sufficiente per capire quali guai ci sono all’orizzonte. Ma anche bastano ed avanzano per capire che si dovrebbe fare dell’altro, guardando oltre ciò che passa il convento, evitando di salire tutti su un treno che non a destinazione. Anzi no che è già arrivato al capolinea.
Macaluso ci invita a pensare e a costruire qualcosa di più chiaro. Ci invita a guardare a qualcosa di più importante, più grande e più nobile. Ci esorta alla battaglia delle idee. A difendere valori. Ci chiede di non aver paura di volare più alto, pur stando ben ancorati con i piedi per terra.
Macaluso traccia un percorso tragico delle ragioni che hanno portato Ds e Margherita alla nascita del Pd, spiega la ragioni che hanno portato i Ds a deragliare rispetto ad un ipotesi socialdemocratica. Spiga le ragioni perchè lui al Pd dice di no: perché non è riformista e non è laico.
E mette sul tavolo le alternative con le loro potenzialità ed anche le loro attuali debolezze.
Leggiamo insieme l’ultima di copertina:
“Era proprio necessario procedere all’unificazione tra Ds e Margherita, sacrificando ogni ragione ideale e teorica che richiamasse al socialismo? Il Partito democratico appare più somma che sintesi. Un partito destinato a esplodere in un prossimo futuro non tanto sulle riforme sociali quanto sui diritti individuali. Popola fine della Dc, il Vaticano si trova a interloquire alternativamente con spezzoni partitici collocati su tutto lo spettro politico. Non sfugge ai più che uno degli interlocutori privilegiati è proprio rappresentato dalla Margherita che può fruire solo di un’autonomia relativa di fronte alle richieste ecclesiali. Ed è proprio questa componente a definire i limiti di azione del Pd sui diritti civili e individuali. Il nascente Partito democratico inevitabilmente erediterà fino in fondo questa ambiguità politica, non riuscendo quindi a diventare quel partito dei diritti che pure vorrebbe incarnare.
Macaluso ritiene invece che proprio un’opposizione condotta in nome del socialismo europeo abbia in sé la forza per affrontare e risolvere i grandi temi emersi dalla più recente modernità: dare risposta ai problemi sociali posti dal capitale globalizzato e, dall’altro, il tema della secolarizzazione e affermazione dei nuovi diritti:”