A MILANO LA LISTA SOCIALISTA di Roberto Biscardini
01 giugno 2021
Milano avrà alle prossime elezioni la possibilità di votare dopo trent’anni una lista socialista e un garofano rosso. Simbolo di una ritrovata unità di tanti socialisti e di tutti coloro che si riconoscono ancora nella storia delle conquiste sociali e culturali del movimento socialista. Che riconoscono nei valori del socialismo democratico, proprio in questo momento di straordinarie difficoltà, l’unico strumento credibile, da noi come nel resto del mondo, per combattere le diseguaglianze e l’impoverimento continuo di larghi strati della popolazione.
Un progetto che si concretizza oggi in un momento in cui nell’opinione pubblica è evidente lo stato di declino in cui si trova la politica italiana.
Molte certezze e promesse della seconda repubblica sono sepolte dalle macerie. Il nuovismo e la distruzione delle vecchie tradizioni socialiste e popolari non hanno dato alcun frutto positivo. Il primato della magistratura sulla politica si è infranto alla prova dei fatti. Il bipolarismo è in agonia. E largo è il bisogno per una radicale inversione di rotta.
E’ in questo quadro che si colloca questo progetto, nato sulla spinta di associazioni, circoli e movimenti socialisti insieme al Psi. Una nuova opportunità per quanti sono ormai pronti a rifuggire da una destra sempre meno liberale e sempre più nazionalista, intollerante e conservatrice, senza peraltro trovare alcune ragioni per riconoscersi in un centrosinistra incapace di reagire rispetto a tutto ciò che non va, dalle grandi come alle piccole cose. Più disponibile a rappresentare il potere che i bisogni dei cittadini.
La lista dei Socialisti di Milano con il garofano rosso si presenta con il proprio candidato Sindaco. Giorgio Goggi. Socialista da sempre, professore del Politecnico di Milano che ha sempre messo le proprie conoscenze, i suoi studi e le sue ricerche, al servizio dell’impegno politico e civile. Libero da qualsiasi condizionamento ha dato il suo contributo tecnico e scientifico alla causa socialista e alla città di Milano.
Dalle battaglie sul campo per il diritto alla casa come servizio sociale e poi vicino a Tognoli al Ministero delle Aree Urbane come coordinatore del comitato scientifico. Ed ancora come Assessore tecnico ai trasporti e alla mobilità della giunta Albertini, incarico incoraggiato da Carlo Tognoli stesso.
Adesso si apre il lavoro della preparazione delle liste e delle alleanze, aperte a quel mondo ambientalista e liberale che non si riconosce per tante ragioni in Giuseppe Sala. Proprio come ha detto Goggi nella presentazione della sua candidatura “Milano per essere all’altezza della scommessa post pandemia deve riappropriarsi per intero dei problemi della salute, dell’ambiente e delle difficoltà crescenti di tanti cittadini e di tante persone. Deve costruire il proprio destino guardando in particolare alle difficoltà delle nuove generazioni. Per rinascere dopo la pandemia ha bisogno della cultura e dell’azione dei socialisti, così come la Milano rinata dopo la prima Guerra mondiale con il Sindaco Caldara e dopo la seconda con il Sindaco Greppi. Riscoprendo l’azione coerente e lungimirante di Carlo Tognoli che, non promettendo la luna, con concretezza, ha risollevato Milano dalla crisi degli anni ’70”.
“Milano deve essere di tutti e per tutti. Oggi invece è una città classista che da ai ricchi e fa pochissimo per chi ha più bisogno. E’ la città degli investimenti immobiliari (e quasi solo quelli) rivolti ai ceti più abbienti. E’ la città dei grattacieli e non delle case popolari. Senza la cultura socialista Milano, nonostante le apparenze, rischia il declino impoverendosi senza offrire opportunità concrete e diffuse per il mondo del lavoro, per i giovani, risultando incapace di valorizzare il proprio capitale umano”.
E’ con queste parole che Giorgio Goggi, candidato socialista della lista dei Socialisti di Milano, si è presentato alla conferenza stampa, marcando una differenza sostanziale con la cultura del centrodestra ma anche una distanza con la pratica politica dell’ultimo governo di centrosinistra a Milano.
Giorgio Goggi, socialista fin dai primi anni ’70, professore di urbanistica del Politecnico di Milano si è messo a disposizione per la battaglia politica dei socialisti milanesi che presentano dopo 30 anni una propria lista alle elezioni amministrative invitando i cittadini a votare il garofano rosso, simbolo di una ritrovata unità di tanti socialisti e di tutti coloro che si riconoscono ancora nella storia delle conquiste sociali e culturali del movimento socialista. Che si riconoscono nel socialismo democratico per combattere le diseguaglianze e l’impoverimento continuo di larghi strati della popolazione.
La storia di Giorgio Goggi è simile a quella di tanti altri socialisti che liberi da qualsiasi condizionamento hanno dato il loro contributo alla causa socialista.
Lui lo ha fatto a partire dalle proprie conoscenze, dei propri studi e ricerche, mettendoli al servizio dell’impegno politico e civile, così come lo ha fatto in passato vicino a Tognoli Sindaco e a Tognoli Ministro per le Aree Urbane.
La lista socialista, che verrà presentata a Milano alle elezioni di ottobre, rappresenta quindi una straordinaria novità, una opportunità per tutti coloro che vogliono dare un segnale autonomo rispetto all’impoverimento di un bipolarismo molto diverso da quello di anni fa.
Il centrodestra ha perso
qualunque riferimento alla cultura liberale dei primi anni ’90, sempre più
connotato da spinte nazionaliste e conservatrici. Dall’altra parte un
centrosinistra senza identità, incapace di fare battaglie sociali vere che si
identifica con il potere e con i poteri sia nel suo partito più grosso, sia con
le tante liste più o meno civiche, fatte apposta per sostenere un candidato che
esce, a Milano, da una esperienza deludente. Piena di luoghi comuni, di facile propaganda,
di facile demagogia e ideologia green, che nasconde una vera sudditanza nei
confronti dei poteri economici e in particolare di quelli immobiliari.
che ha sempre messo le proprie conoscenze, i suoi studi e le sue ricerche, al servizio dell’impegno politico e civile. Libero da qualsiasi condizionamento ha dato il suo contributo tecnico e scientifico alla causa socialista e alla città di Milano.
Dalle battaglie sul campo per
il diritto alla casa come servizio sociale e poi vicino a Tognoli al Ministero
delle Aree Urbane come coordinatore del comitato scientifico. Ed ancora come
Assessore tecnico ai trasporti e alla mobilità della giunta Albertini, incarico
incoraggiato da Carlo Tognoli stesso.
Quindi una lista socialista a Milano per riaprire la prospettiva della ricostruzione di una nuova forza socialista, nella consapevolezza che la scadenza delle elezioni amministrative di ottobre non sarà la fine di un percorso, ma solo l’inizio, per consolidare nelle istituzioni e nell’opinione pubblica l’idea di fondo che una forza politica socialista all’altezza delle necessità di oggi più assolutamente rinascere. Partendo dalla generosità e dalla volontà delle persone, dal basso e dai comuni.
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