120° PSI. LUNEDI 27 A FIRENZE CONVEGNO STORICO SU BETTINO CRAXI, CON DEDICA A MATTEO RENZI

25 febbraio 2012

120° PSI. LUNEDI 27 A FIRENZE CONVEGNO STORICO SU BETTINO CRAXI, CON DEDICA A MATTEO RENZI

Sarà la lettura del lungo ed appassionato messaggio che il presidente Napolitano inviò ad Anna Craxi in occasione del 10° anniversario della scomparsa dell’ex leader socialista ad aprire il convegno di lunedì 27 febbraio a Firenze, dal titolo “Bettino Craxi: una storia, una strada politica, non una via”. Una iniziativa promossa dal PSI toscano (alle ore 17,30 nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi, via Cavour 18) alla quale parteciperà, assieme al segretario regionale dei socialisti Pieraldo Ciucchi, Bobo Craxi.
“Ci è parso questo – dice Ciucchi presentando il convegno - il modo migliore per rispondere al Sindaco Renzi che, per comprarsi la propria moralità con tanto di lancio di monetina alla trasmissione ’Un giorno da pecora’, si è preoccupato di anticipare il pronunciamento del Consiglio comunale affermando che ’fintanto io sarò Sindaco, Firenze non avrà una via intitolata a Craxi perché non è pedagogico’. Ma sarà anche l’occasione per contribuire a riscoprire piano piano la verità sulla vicenda umana e politica di Craxi e su quella del Partito Socialista a fronte di tante falsità e ipocrisie che questo sciagurato ventennio ha farisaicamente cercato di affermare facendo sprofondare l’Italia sul piano economico e sociale, politico e morale”. Secondo Ciucchi, “l’Italia, conosce oggi gli effetti del ’golpe di palazzo’ di vent’anni fa con la distruzione dei partiti, del più che raddoppiato debito pubblico, dei rimborsi elettorali dieci volte superiori al vecchio finanziamento pubblico dei partiti e utilizzati per comprare case e fare la bella vita come dimostra il caso Lusi, che il Sindaco Renzi ben conosce”. “Per non parlare poi – prosegue - della corruzione che come affermano il Giudice Gherardo Colombo e la Corte dei Conti, si è moltiplicata per finanziare singoli, clan e cricche politiche piuttosto che i partiti come avveniva un tempo. Il risultato è che oggi, ci troviamo commissariati dall’Europa e con una democrazia sospesa”.
Un convegno di riflessione storica, dunque, ma anche un’occasione, spiega il segretario del PSI toscano e consigliere regionale, per invitare tutti i nuovi protagonisti di questi anni “a prendere atto che la ricreazione è finita” e a convenire sul fatto che “se intendono affermarsi come classe dirigente dovranno abbandonare alla svelta i panni del ’nuovismo’ e dell’’effimero, per indossare quelli più impegnativi dell’etica della responsabilità, del senso dello Stato e delle istituzioni”. “Panni, questi – conclude Ciucchi - difficili da indossare perché impongono di affermare spessore ideale, politico e culturale in mancanza del quale sarà la stessa forza delle cose a decretare la loro inutilità e allora anche lo stesso circuito mediatico, come li ha promossi e fin ora tenuti a galla, non tarderà un minuto ad annegarli”.

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